Terapia NAD + nei disturbi degenerativi legati all’età: un’analisi beneficio/rischio.
Exp Gerontol 2020 aprile;132:110831.
La nicotinammide adenina dinucleotide (NAD+) è un nucleotide piridinico essenziale presente in tutte le cellule viventi. Il NAD+ agisce come un importante cofattore e substrato per molti processi biologici tra cui la produzione di energia, la riparazione del DNA, l’espressione genica, la segnalazione di messaggeri secondari dipendenti dal calcio e diversi ruoli immunoregolatori. La sintesi de novo di NAD+ dipende principalmente dalla via della chinurenina (KP), sebbene il NAD+ possa anche essere riciclato da acido nicotinico (NA), nicotinamide (NAM) e nicotinamide riboside (NR). È stato riportato che i livelli di NAD+ diminuiscono durante l’invecchiamento e le malattie legate all’età. Studi recenti hanno dimostrato che l’innalzamento dei livelli intracellulari di NAD+ rappresenta una promettente strategia terapeutica per le malattie degenerative associate all’età in generale e per prolungare la durata della vita nei modelli di piccoli animali. È stata intrapresa una revisione sistematica della letteratura disponibile su Medline, Embase e Pubmed per valutare i potenziali benefici per la salute e/o la longevità dovuti all’aumento dei livelli di NAD+. Sono stati identificati un totale di 1545 articoli e 147 articoli (113 preclinici e 34 clinici) hanno soddisfatto i criteri di inclusione. La maggior parte degli studi ha indicato che i precursori NAD+ NAM, NR, nicotinamide mononucleotide (NMN) e, in misura minore, NAD+ e NADH hanno avuto un esito favorevole su diversi disturbi legati all’età associati all’accumulo di stress ossidativo cronico, infiammazione e compromissione della funzione mitocondriale. Sebbene questi composti presentino un profilo di tossicità acuta limitato, le prove sono ancora piuttosto limitate e gli studi clinici a lungo termine sull’uomo sono ancora nascenti nella letteratura attuale. I potenziali rischi nell’innalzare i livelli di NAD+ in vari disturbi clinici utilizzando i precursori NAD+ includono l’accumulo di putativi metaboliti tossici, la tumorigenesi e la promozione della senescenza cellulare. Pertanto, il metabolismo NAD+ rappresenta un obiettivo promettente e sono necessari ulteriori studi per ricapitolare i benefici preclinici negli studi clinici sull’uomo.
E’ da considerare con maggiore attenzione che non ci sono ancora prove scientifiche sufficienti per dimostrare che il NAD+ giovi agli anziani. Tuttavia, ci sono alcune prove preliminari che suggeriscono che il NAD+ potrebbe avere alcuni benefici per la salute degli anziani, come migliorare la funzione cognitiva, la funzione muscolare e la salute della pelle. Sono necessarie ulteriori ricerche per confermare questi risultati
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