Le reti si estendono su un territorio limitato ma significativo perche sede di prestazioni geriatriche a volte caratterizzate dalla continuità delle cure e dell’ assistenza. I setting (cure primarie, intermedie e ospedaliere o terziarie) non sono di solito ugualmente utilizzati per la formazione del futuro Geriatra, anche se il maggior numero di anziani con problemi si trovno a domicilio e anche nelle strutture per anziani ( circa 300000 letti !). Cure primarie e intermedie sono tradizionlmente evitate nell’ iter formativo della scuola  anche se è proprio in quei setting che si manifestano le carenze e le richieste maggiori che, non soddisfatte, si ripercuotono negativamente sul funzionamento  degli ospedali (affollamento dei pronti soccorso, ospedalizzazione eccessiv e ripetuta, durata eccessiva dei ricoveri con le note conseguenze).  I setting curativo-assistenziali  continuano sd essere non adeguatamente comunicanti e mancano di uniformità geriatrica: manca la cartella clinica informatizzata  che potrebbe essere sostituita dal fascicolo sanitario  elettronico adeguatamente modificato.

Pertanto le reti formative delle scuole di specializzazione di Geriatria dovrebbero essere uniformate almeno a livello ragionale  attraverso la utilizzazione di strumenti comuni e minimi di valutazione  sempre disponibili online con piattaforma dedicata, e di interventi terapeutici farmacologici e non farmacologici. Sarà fondamentale indicare i risultati ottenuti indispensabili per le scelte e decisioni terapeutiche.

I dati raccolti nel database serviranno alla necessaria ricerca applicata.

Sarà realizzabile ?

Con il coinvolgimento attivo delle strutture e dei servizi della rete formativa  si potrebbe realizzare anche sul territorio la medicina geriatrica di buona qualità con vantaggi per gli utenti anziani della sanità, sempre più numerosi.

https://www.federspecializzandi.it/faq-items/posso-svolgere-periodi-in-altre-strutture-che-non-siano-quella-della-mia-scuola-di-specializzazione-cose-la-rete-formativa/

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