Secondo l’Istat la popolazione italiana over 75 anni passerà dagli attuali 7 milioni pari all’11,7% della popolazione agli 8,2 milioni nel 2030, cioè il 13,7% della popolazione: questa proiezione demografica d richiede una pianificazione di impegni a lungo termine nel settore della cura e dell’ assistenza delle persone anziane molto spesso fragili e disabili; si veda : http://www4.istat.it/it/anziani https://www.istat.it/…/04/statisticatoday_ANZIANI.pdf… .e https://www.luoghicura.it/wp-content/uploads/2020/12/NNA_2020_7%C2%B0_Rapporto.pdf .
L’emergenza pandemica ha evidenziato carenze dei setting curativo-assistenziali non ospedalieri; pertanto si dovrebbero individuare soluzioni sostenibili e qualificate per il prossimo futuro: le RSA non rappresentano certamente l’unica risposta al bisogno della terza e della quarta età; per questo alcune aziende del settore stanno partecipando allo sviluppo degli assisted living (appartamenti protetti) https://www.ilsole24ore.com/…/case-misura-anziani-piu…. ; anche alcune regioni hanno progetti in questo settore https://sociale.regione.emilia-romagna.it/anziani/case-famiglia-anziani-e-disabili realizzati in alcune province https://www.luoghicura.it/servizi/domiciliarita/2020/01/disciplina-e-qualificazione-delle-case-famiglia-per-anziani-nella-provincia-di-parma/ .
Saranno necessari poliambulatori integrati capaci di svolgere anche attività riabilitativa ed occupazionale al fine di mantenere l’ anziano lontano dall’ ospedale e dalle sue ritualità burocratiche, mantenendo una qualificata integrazione con il Medico di famiglia che rimane il puto di riferimento per i pazienti anziani che vivono a domicilio. Gli obiettivi della sanità per la popolazione anziana devono prevedere la prevenzione e la sicurezza per realizzare la sanità centrata sul paziente.
Nel progettato recovery fund dell’ Italia sono previsti forti stimoli finanziari per l’ assistenza domiciliare e la telemedicina, Sono necessari interventi anche a monte su scuole e università per garantire la copertura di un gap culturale e professionale (competenze geriatriche e gerontologiche) che si sta ampliando; è richiesto l’ordinato e qualificato sviluppo di un settore che già oggi nel mondo vale circa 15 mila miliardi di euro, con crescita esponenziale nel prossimo quinquennio.
A parte i risvolti di silver economy https://www.spazio50.org/silver-economy-gli-over-65…/ si dovrebbe disporre di personale addetto sanitario a vari livelli preparato e competente, capace di realizzare sul campo le tante possibilità che forniscono i risultati delle ricerche gerontologiche e geriatriche che hanno uilizzato la valutazione multidimensionale geriatrica come metodologia
L’ Università con i corsi di laurea sanitari e le scuole di specialità dell’ area medica e in particolare quella di Geriatria devono fare la loro parte coinvolgendo fortemente la rete formativa e in particolare le residenze per anziani e le cure domiciliari: servono ovviamente docenti e tutor preparati e dedicati a queste attività richieste sempre più dal mondo reale. In particolare è necessario uno sforzo comune per cominciare a realizzare la digital health di cui tanto si parla e che interessa tante discipline: nei corsi di laurea della scuola di medicina è auspicabile la formazione di gruppi di interesse sul tema della sanità digitale per realizzare piattaforme utili nella pratica clinica e nella produzione di banche dati indispensabili alla clinica applicata e al suo miglioramento. Si dovrà fare un passo avanti nella formazione dei Medici di famiglia settore dimenticato e vessato anche a livello delle scuole di specializzazione.
La bozza del Recovery Plan dell’Italia prevede stanziamenti rilevanti per queste attività: si veda http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=91605.
In occasione della stesura del citato progetto sarebbero state opportune la presa di posizione e soprattutto le proposte della classe medica e delle società scientifiche in un settore complesso e specifico della sanità che richiede il coinvolgimento di tante classi professionali fra le quali il nursing geriatrico è fondamentale.
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