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Questo è argomento di grande attualità, ma che è trattato sporadicamente teoricamente e ignorato nella pratica quotidiana.

Anche i corsi universiatri di vario livello non tengono conto di questi problemi sociali che possono avere soluzioni utilizzando opportunamente le tecnologie a disposizione.

 

https://gerontology.usc.edu/resources/infographics/designing-technology-for-the-aging-population/ 

 

 

 

 



Dopo il tentativo andato a vuoto per il veto governativo di conferire una maggior autonomia professionale agli specializzandi medici e chirurghi, la Regione Lombardia diventa ancora protagonista nel settore creando borse di studio aggiuntive, ma con caratteristiche particolari che si leggono qui :https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/18_maggio_15/milano-scuole-medicina-corsia-protetta-borse-studio-solo-lombardi-3125260e-57a7-11e8-bd9c-ca360360a9e7.shtml

Per accedere alle borse di studio regionali per le scuole di specializzazione in Medicina, i giovani neolaureati delle facoltà lombarde dovranno avere la residenza in Lombardia da almeno tre anni ed essere iscritti a uno degli Ordini dei medici chirurghi ed odontoiatri regionali. Sono alcune delle novità presenti in una delibera che, come anticipato dal “Corriere della sera”, potrebbe arrivare in giunta lunedì prossimo. A chiedere la modifica, che va nella direzione di quanto già avviene in altre Regioni italiane, sono stati proprio i giovani medici, che negli scorsi giorni hanno sottoposto a “mail bombing” l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera: “Buongiorno. Gradirei sapere perché i cittadini di Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Campania, Puglia, possono usufruire di borse di specializzazione in Medicina riservate ai loro residenti ed i cittadini della Lombardia no”, è il testo del messaggio inviato all’assessore da decine di neolaureati e laureandi dell’Associazione Liberi Specializzandi (Als – Fattore 2a), che conta oltre 700 iscritti.  I posti a disposizione per le scuole di specializzazione in Medicina vengono stabiliti ogni anno dal ministero dell’Istruzione, in collaborazione con il dicastero alla Sanità. In Lombardia i posti disponibili, a cui corrispondono altrettante borse di studio, sono un migliaio, distribuiti nella seguente maniera: 335 alla Statale, 166 a Pavia, 143 a Brescia, 136 all’Università Bicocca (sempre a Milano), 72 a Varese, 64 al San Raffaele e 28 all’Humanitas di Rozzano. A questi posti, finanziati dal governo, si aggiungono le borse di studio regionali, che quest’anno saranno 55. Solo per queste ultime varranno i criteri della delibera di giunta allo studio in Regione Lombardia, se sarà approvata: una misura che, nelle intenzioni, dovrebbe servire a formare medici specializzati che poi restino effettivamente a esercitare in Lombardia. Le borse di studio rappresentano una sorta di “stipendio” per gli specializzandi, che per i primi due anni ricevono 1.652 euro al mese e per i successivi 1.710 euro mensili. Nelle borse regionali aggiuntive non è prevista la scuola di specializzazione di Geriatria nonostante che la Lombardia abbia attivato un progetto di cura e di assistenza delle malattie croniche che colpiscono soprattutto gli anziani.

 

 

 



Gli anziani sono veramente tanti..in ogni setting curativo-assistenziale

Necessitano di prevenzione di cure specifiche ed affidabili : la competenza del Medico diventa una variabile importante; non tutti i corsi di laurea formano MKedici con un minimo di competenze in Geriatria.

Online si trova di tutto : strumenti da utilizzare per la valutazione della persona anziana, la sua fragilità e la sua resilienza. Un esempio ….

Vedi: http://geriatrictoolkit.missouri.edu/

 



Il  calendario vaccinale  per gli anziani (> 65 anni)

si veda:   http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2571_allegato.pdf

si veda : http://bur.regione.emilia-romagna.it/bur/area-bollettini/bollettini-in-lavorazione/aprile-periodico-parte-seconda-2a-quindicina.2017-04-18.9658033514/approvazione-del-piano-regionale-di-prevenzione-vaccinale-2017/allegato-gpg-2017-383-approvaz.2017-04-18.1492526227   

Questo è il programma vaccinale per gli anziani proposto in USA:  

https://www.cdc.gov/vaccines/schedules/downloads/adult/adult-schedule-easy-read.pdf

 

dal sito della Regione Emilia Romagna

  • Alle persone di ogni età:
    tetano e difterite: richiami ogni 10 anni
    (a partire dal 2017 viene proposta la vaccinazione trivalente DTPa che comprende anche la vaccinazione contro la pertosse)

 

  • Chi ha 65 anni nel 2017 
    pneumococco
    (vaccinazione offerta dalle Aziende Usl con la campagna antinfluenzale 2017-2018)
  • Tutte le persone dai 65 anni:
    influenza: ogni anno
    pneumococco: solo in caso di malattie croniche importanti a carico del cuore o di altri organi interni come fegato, reni, polmoni, oppure per malattie tumorali e nel caso di persone anziane ospiti di strutture residenziali.
  • Persone prive di milza o che hanno la milza che non funziona:
    meningococco
    pneumococco
    emofilo
  • Per chi ha difese immunitarie diverse e/o chi presta loro assistenza:
    (ad esempio nel caso di cure prolungate con alte dosi di cortisone o con farmaci antitumorali, nei casi di leucemie, infezione da HIV, deficit immunitari congeniti, trapianto di organo)
    sono indicate vaccinazioni diverse a seconda del tipo di immunodepressione e dell’età. In generale, sono raccomandate le vaccinazioni contro: influenza, pneumococco, meningococco, emofilo, varicella (controindicata in alcuni casi).
  • la vaccinazione contro l’ Herpes Zoster (vedi allegato)
  • La vaccinazione antitetanica è obbligatoria per alcune categorie di lavoratori: metalmeccanici, metallurgici, addetti all’edilizia, stradini, cantonieri, addetti alla nettezza urbana, addetti all’allevamento di bestiame devono sottoporsi, per legge, alla vaccinazione antitetanica.

E’ offerta la vaccinazione contro l’epatite B agli operatori impegnati nella sanità e socio-assistenziali, alle persone che per motivi di lavoro si recano in aree geografiche ad alta diffusione del virus HBV, al personale delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, agli agenti di custodia, alla polizia municipale, agli addetti allo smaltimento dei rifiuti.

 


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