GLI OLDEST-OLD : SERVONO STUDI E SOPRATTUTTO BANCHE DATI
La popolazione più longeva è stata oggetto di valutazioni epidemiologiche e biodemografiche: si elencano di seguito i più significativi studi (non sono tutti) effettuati sugli oldest-old (età > 85 anni):
Leiden 85-plus study : http://www.lumc.nl/con/2095/83047/86636/90106004730420/
The 90+ Study: http://www.alz.uci.edu/research/90plus/
The Tokyo oldest-old survey on total health (TOOTH):
http://www.biomedcentral.com/content/pdf/1471-2318-10-35.pdf
The survey of health, ageing, and retirement in Europe – SHARE :
http://www.share-project.org/uploads/tx_sharepublications/CH_2.2.pdf
Newcastle 85+ study
http://www.biomedcentral.com/content/pdf/1471-2318-7-14.pdf
Dementia in the oldest-old : the Monzino 80-plus study: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3120664/pdf/1471-2377-11-54.pdf
AHEAD assets and health dynamics of the oldest-old: http://psychsocgerontology.oxfordjournals.org/content/52B/Special_Issue/1.abstract
Analyses od Canada’s oldest-old: from the survey of ageing and independence: http://publications.gc.ca/collections/Collection/H39-574-1999E-5.pdf
Chinese Longitudinal Healthy Longevity survey b- CLHLS: ; http://www.usc.edu/dept/gero/CBPH/network/resources/studies/clhls.shtml
http://www.icpsr.umich.edu/icpsrweb/NACDA/studies/03891
Kaiser permanente study of the oldest-old:
http://www.icpsr.umich.edu/icpsrweb/NACDA/studies/4219?classification=NACDA.I.&geography=California&paging.startRow=1
Umeå 85+ study
http://www.ep.liu.se/ej/ijal/2006/v1/i1/a5/ijal06v1i1a5.pdf
SWEOLD, Swedish panel study of living conditions of the oldest-old :
http://www.chess.su.se/research/data-materials/the-swedish-panel-study-of-living-conditions-of-the-Oldest-old-sweold/the-swedish-panel-study-of-living-conditions-of-the-oldest-old-sweold-1.54105
ELSA, English Longitudinal Study of Ageing
ILSA, Italian Longitudinal Study on Aging
( lo studio ha arruolato fino ad 85 anni)
BLSA, Baltimore Longitudinal Study of Aging
http://www.nia.nih.gov/health/publication/healthy-aging-lessons-baltimore-longitudinal-study-aging/blsas-ideal-future
LSOA, Longitudinal study of Aging
http://www.cdc.gov/nchs/lsoa/lsoa2.htm
New England Centenarians Study – NECS:
http://www.bumc.bu.edu/centenarian/
OCTO-Twin study :
http://ki.se/ki/jsp/polopoly.jsp?l=en&d=13903&a=30151
The Ikaria Study –
http://www.hindawi.com/journals/crp/2011/679187
Questi studi hanno esteso la ricerca anche clinica agli oldest-old in diversi contesti sociali e in diverse discipline mediche e non; le caratteristiche e i bisogni di questa eterogenea popolazione non sono sufficientemente noti. Anche la multipatologia e i cluster di malattie dovrebbero essere descritti anche in rapporto al sesso. Si è cercato un modello per spiegare la lunga sopravvivenza, ma le risposte non sono univoche. L’anziano affronta la lunga esistenza utilizzando strategie che riguardano gli atti e i comportamenti della vita quotidiana vissuta in un ambiente variamente favorevole. Le esperienze vissute e le capacità fisiche e mentali maturate ed affinate incidono sui processi di adattamento che fanno leva sulle residue capacità, sulla plasticità funzionale, sulla resilienza e sulle risorse sociali disponibili; queste contrastano gli effetti negativi dell’invecchiamento, delle inevitabili malattie croniche e della variabile disabilità conseguente. La resilienza agli stress ripetuti , la coerenza, gli scopi nella vita sono fondamentali per raggiungere l’età più avanzata. La medicina del grande vecchio si interessa anche di questi aspetti, ma nella pratica rimane prevalentemente funzionale puntando a conservare le prestazioni fisiche e mentali fino all’età più avanzata; è consapevole che il ricovero ospedaliero aggiunge spesso fragilità a quella esistente e che l’accanimento terapeutico è una componente negativa delle cure complessive che richiedono l’ implementazione delle cure palliative.
I capitoli del libro sui grandi vecchi eviteranno i tradizionali argomenti clinici riferiti ad organi ed apparati, ma affronteranno le problematiche più rilevanti e con le maggiori carenze teoriche e pratiche. E’ frequente il richiamo alla successful aging ; questa non è frequente nel grande vecchio; la disabilità però non esclude un’accettabile qualità della vita. La valutazione della resistenza o resilienza ai prolungati stress della vita si realizza con l’anamnesi narrativa che comporta riflessioni e racconti su come sono stati affrontati e superati eventi negativi della vita; il racconto aiuta a comprendere la complessità emozionale del grande vecchio e anche la cognitività disponibile. Lo scarso benessere fisico e mentale compromette l’umore dell’anziano che tante volte non è soltanto tristezza, ma depressione vera anche se sottosoglia. La sanità pubblica dovrebbe creare banche dati per descrivere accuratamente la situazione socio-sanitaria di questi cittadini che molto spesso hanno bisogni non soddisfatti e vivono in solitudine.