MULTIMORBILITA’
Indica la presenza contemporanea di 2 o più malattie croniche nello stesso paziente . Ora il trattamento di una sola malattia cronica in un paziente multimorbido può determinare effetti avversi non prevedibili; per esempio la somministrazione di FANS per la sintomatologia dolorosa da artrosi può aggravare la malattia renale e l’ ipertensione arteriosa coesistenti; ci sarebbero molti altri esempi. Gli anziani con multipatologia sono di solito esclusi dai trial clinici controllati che rappresentano la base della evidence based medicine (EBM). La multimorbilità non è affatto rara: nel setting cure primarie il 45% circa dei pazienti sono multimorbidi e il 50% almeno degli ultra65anni ha più di 3 malattie croniche.
Quindi la multimorbilità rappresenta la realtà clinica in tutti i setting della sanità: pertanto l’ EBM non è sempre esaustiva e le sue raccomandazioni dovrebbero essere trasferite con prudenza al pazienti con multimorbilità. Si sta proponendo l’ evidence based clinical practice guidelines (CPGs) – https://implementationscience.biomedcentral.com/articles/10.1186/1748-5908-3-45 – per affrontare questi problemi che riguardano la geriatria; non sono ancora a disposizione raccomandazioni certe in questo settore che è affrontato anche con il GRADE System (Grading and recommendations assessment development, and Evaluation)- http://www.gradeworkinggroup.org/. Il problema della implemtazione delle raccomandazioni è un ostacolo da temere; la corretta gestione della multimorbilità è un obiettivo della Geriatria.
La multimorbilità rappresenta quindi la prossima frontiera della EBM: servono però ricerche applicate sulle malattie croniche nel setting delle cure primarie.