Equipollenze delle scuole di specializzazione dell’ area medica: il Ministero dixit
La Medicina d’Emergenza Urgenza è specializzazione che apre le porte ad ogni disciplina medica, compresa naturalmente la Geriatria. Incredibile: lo ha deciso il Ministero della salute (Ministro: on Speranza)
Si legge sul Quotidiano Sanità:
Nuove equipollenze: un giusto riconoscimento per la Medicina d’Emergenza Urgenza
di F.De Iaco, B.Susi, A.Voza, A.Fabbri, S.MancaGentile Direttore,
la Società Italiana di Medicina d’Emergenza Urgenza saluta con soddisfazione e si augura una rapida ufficializzazione del provvedimento anticipato ieri da QS relativo al nome della disciplina e alle equipollenze della specialità di Medicina d’Emergenza Urgenza. Il riconoscimento per gli specialisti MEU dell’equipollenza nell’ambito del settore scientifico-disciplinare MED09 metterebbe fine a una palese asimmetria, che ad oggi consente ad altri specialisti di accedere alle strutture dell’Emergenza Urgenza ma esclude un reciproco trattamento per i nostri specialisti.Si dirà (qualcuno l’ha già detto) che in questa maniera si agevola la fuga dai Pronto Soccorso: nella realtà dei fatti la fuga continuerà a verificarsi comunque, fino a che non verranno profondamente migliorate le condizioni di lavoro in Emergenza Urgenza. Ma riconoscere alla MEU dignità pari ad altre specialità non potrà che avere benefici effetti sulle adesioni alla Scuola, obiettivo fondamentale vista la grande percentuale di borse rimaste non assegnate negli ultimi anni.Inoltre l’ipotesi di una adeguata ricollocazione in caso di problematiche fisiche o legate all’età è assolutamente necessaria: il modello proposto dalla Società Scientifica e che dà prova di grande efficacia laddove viene applicato, con l’articolazione delle strutture in Pronto Soccorso – Osservazione Breve Intensiva – Terapia Semi Intensiva, garantirebbe ai Colleghi nella seconda metà della propria vita professionale la permanenza nelle strutture dell’Emergenza Urgenza. Tuttavia, in attesa di un’applicazione definitiva e ubiquitaria del modello, tale ipotesi si rivela preziosa.Il cambio del nome della disciplina (da “Medicina e Chirurgia d’Accettazione e Urgenza” a “Medicina d’Emergenza Urgenza”) sancisce la conclusione di un percorso, iniziato nel 2009 con l’istituzione della Scuola di Specializzazione e ribadito dal Consiglio Superiore di Sanità già nel 2011: l’armonizzazione della denominazione della disciplina con quella della specializzazione (un’altra asimmetria tra la MEU e tutte le altre specialità che finalmente scompare).Si dirà che il mondo dell’Emergenza Urgenza ha necessità di ben altro che di un provvedimento formale e simbolico: obiezione certamente vera, che tuttavia non diminuisce l’importanza del riconoscimento definitivo di un’identità faticosamente costruita, temprata negli anni di servizio instancabile, rivendicata a lungo dai professionisti più navigati così come dai giovani specialisti che oggi si affacciano al servizio pubblico.Gli enormi problemi dell’Emergenza Urgenza italiana restano sul tavolo: i piccoli passi contenuti nel provvedimento di cui auspichiamo una rapida approvazione rafforzano la volontà della Società Scientifica di proseguire con l’azione di sostegno e difesa dell’Emergenza Urgenza, in nome dei professionisti che condividono il nostro impegno ma soprattutto a difesa del diritto alla cura dei Cittadini.
la Società Italiana di Medicina d’Emergenza Urgenza saluta con soddisfazione e si augura una rapida ufficializzazione del provvedimento anticipato ieri da QS relativo al nome della disciplina e alle equipollenze della specialità di Medicina d’Emergenza Urgenza. Il riconoscimento per gli specialisti MEU dell’equipollenza nell’ambito del settore scientifico-disciplinare MED09 metterebbe fine a una palese asimmetria, che ad oggi consente ad altri specialisti di accedere alle strutture dell’Emergenza Urgenza ma esclude un reciproco trattamento per i nostri specialisti.Si dirà (qualcuno l’ha già detto) che in questa maniera si agevola la fuga dai Pronto Soccorso: nella realtà dei fatti la fuga continuerà a verificarsi comunque, fino a che non verranno profondamente migliorate le condizioni di lavoro in Emergenza Urgenza. Ma riconoscere alla MEU dignità pari ad altre specialità non potrà che avere benefici effetti sulle adesioni alla Scuola, obiettivo fondamentale vista la grande percentuale di borse rimaste non assegnate negli ultimi anni.Inoltre l’ipotesi di una adeguata ricollocazione in caso di problematiche fisiche o legate all’età è assolutamente necessaria: il modello proposto dalla Società Scientifica e che dà prova di grande efficacia laddove viene applicato, con l’articolazione delle strutture in Pronto Soccorso – Osservazione Breve Intensiva – Terapia Semi Intensiva, garantirebbe ai Colleghi nella seconda metà della propria vita professionale la permanenza nelle strutture dell’Emergenza Urgenza. Tuttavia, in attesa di un’applicazione definitiva e ubiquitaria del modello, tale ipotesi si rivela preziosa.Il cambio del nome della disciplina (da “Medicina e Chirurgia d’Accettazione e Urgenza” a “Medicina d’Emergenza Urgenza”) sancisce la conclusione di un percorso, iniziato nel 2009 con l’istituzione della Scuola di Specializzazione e ribadito dal Consiglio Superiore di Sanità già nel 2011: l’armonizzazione della denominazione della disciplina con quella della specializzazione (un’altra asimmetria tra la MEU e tutte le altre specialità che finalmente scompare).Si dirà che il mondo dell’Emergenza Urgenza ha necessità di ben altro che di un provvedimento formale e simbolico: obiezione certamente vera, che tuttavia non diminuisce l’importanza del riconoscimento definitivo di un’identità faticosamente costruita, temprata negli anni di servizio instancabile, rivendicata a lungo dai professionisti più navigati così come dai giovani specialisti che oggi si affacciano al servizio pubblico.Gli enormi problemi dell’Emergenza Urgenza italiana restano sul tavolo: i piccoli passi contenuti nel provvedimento di cui auspichiamo una rapida approvazione rafforzano la volontà della Società Scientifica di proseguire con l’azione di sostegno e difesa dell’Emergenza Urgenza, in nome dei professionisti che condividono il nostro impegno ma soprattutto a difesa del diritto alla cura dei Cittadini.
(da QS)
Vedi:
https://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato1662036999.pdf
si legge anche la tabella delle equipollenze …….
Il Geriatra potrà operare al PS e il Medico dell’ emergenza in Geriatria e anche nei servizi geriatrici per esempio in RSA. L’ impressione è che non voglia affrontare il problema centrale cioè il malfunzionamente delle cure primarie in generale.